Misurazioni della spessore della intima-media della carotide comune nella previsione del rischio cardiovascolare
L'evidenza che la misurazione dello spessore della intima-media della carotide comune ( CIMT ) migliora i punteggi di rischio nella predizione del rischio assoluto di eventi cardiovascolari manca di conferme.
Sono stati identificati studi rilevanti attraverso ricerche bibliografiche su banche dati ed è stata considerata l'opinione di esperti per determinare in che misura lo spessore della intima-media della carotide potesse fornire un valore aggiuntivo sulla previsione del rischio a 10 anni per primo infarto miocardico o ictus.
La meta-analisi ha riguardato 14 coorti di popolazione che hanno fornito dati per 45.828 persone.
Nel corso di un follow-up mediano di 11 anni, si sono verificati 4.007 infarti miocardici o ictus.
Il miglioramento della riclassificazione netta con l'aggiunta dello spessore della intima-media della carotide comune è risultato piccolo ( 0.8% ).
In quelli a rischio intermedio, il miglioramento della riclassificazione netta è stato del 3.6% in tutti i soggetti e non c'è stata nessuna differenza tra uomini e donne.
In conclusione, l'aggiunta delle misurazioni dello spessore della intima-media della carotide comune al punteggio di rischio Framingham era associata a un piccolo miglioramento nella previsione del rischio a 10 anni di primo infarto miocardico o ictus, ma è improbabile che questo miglioramento possa avere importanza clinica. ( Xagena2012 )
Den Ruijter HM et al, JAMA 2012; 308: 796-803
Cardio2012